venerdì 20 agosto 2010

Un morso e via!

Ma si, ci siamo.
Dopo qualche pasticcio, un paio di post cancellati e qualche arrabbiatura virtuale.... siamo approdati sul nostro blog, desiderosi come non mai di raccontare storie e di farlo nel modo che più amiamo: mangiando!
Chi siamo? un'albergatrice cantastorie e un cuoco curioso alias Francesca  e Michele.
Perché qui?
Perché viviamo su uno spicchio di mondo fatato, all'Isola d'Elba e facciamo del nostro mestiere un pretesto per raccontare storie, moltiplicare emozioni, dividere  (anzi, condividere!) momenti di gioioso relax.
Gli ingredienti? Arte, pittura, scultura, musica, poesia, tanta natura e buona buona buona cucina.
Credo che fare accoglienza oggi significhi creare uno spazio nuovo, per la condivisione, lo scambio e l'emozione.
Viviamo vite frenetiche, schiacciati tra scadenze, corse in macchina da un capo all'altro della città, pomeriggi spesi davanti a un computer o dietro a un telefono che sembra impazzito e, facilmente, perdiamo il senso della realtà. Ci dimentichiamo chi siamo, dove andiamo, cosa ci sta accadendo.... in una parola ci alieniamo un pò.
Ecco che il nostro spazio (lhotel cernia a capo sant'andrea, ndr) ci offre l'opportunità di creare occasioni di scambio in cui recuperare un "sano senso del tempo da dedicare a se stessi", coltivando il gusto per il bello (e  per il buono).
Da buona cantastorie quale io vorrei essere, sono i linguaggi ad affascinarmi. Mi nutro di comunicazione e di scambi, moltiplico contatti e condivisione  aiutandomi come posso con svariati strumenti di comunicazione. Ecco perché nella nostra casa (non chiamatela hotel, per favore!!) si leggono poesie, si invitano i giocolieri, si allestiscono mostre di scultura ceramica... perchè sono i linguaggi i più disparati a farsi ambasciatori del nostro "verbo": la condivisione.
Eppure, se ci pensate bene... qual è il linguaggio per eccezione? la comunicazione che arriva "dritta al cuore", passando per i sensi, risvegliando ricordi e piccole madeleine? la cucina, ovvio. Ecco perchè siamo qui a parlarvi del nostro linguaggio di elezione e lo facciamo con ricette, percorsi di gusto, piccole passeggiate in cui raccogliamo le erbe che serviamo a tavola insieme al pescato locale e a manciate di fantasia... quella di Michele Nardi, il cuoco emotivo di casa nostra.
Perché emotivo? perché mescola con gioioso equilibrio esperienza e creatività, attingendo ai ricordi dell'infanzia che si tingono dei colori della stagione, strizzando l'occhio a un pescato locale a volte semisconosciuto ma per questo non meno ghiotto e soprattutto facendo un largo uso della mia vera passione: le erbe selvatiche.
In queste pagine si alterneranno i nostri racconti, le emozioni mie e quelle di Michele che vi racconterà dei suoi viaggi di gusto e delle intuizioni (felici) che animano le sue indicazioni di gusto (scusate ma non mi piace la parola menu).E' tutto pronto, quindi, per un viaggio che si preannuncia profumatissimo e che si propone di prendervi per mano e di farvi assaggiare un'isola di straordinario fascino.

Buon appetito!
Francesca

3 commenti:

  1. Per lasciare un commento su blogspot una laurea non basta! Sara' la decima volta... E ora non ricordo nemmeno cosa volevo dire... Ah si!
    Primaaaaaaaa!
    Buon viaggio cari! Divertitevi con questa nuova avventura!
    Gloria.

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  2. tesoro, un regalo inatteso anche stamani, sulla piazza virtuale del blog. Anche Grazia lamenta una certa difficoltà per postare i commenti... vediamo se, mettendo in "rete" le esperienza, si riesce a superarle.
    Sì l'avventura si preannuncia ricca di stimoli e di nuove idee per viaggi gustosi. Promettiamo di tenervi informati.
    Baci golosi

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  3. Ci riprovo anche io e speriamo che vada bene.
    Eh si , l'hotel cernia è proprio uno spicchio di mondo fatato . Crocevia emotivo dove le anime si sfiorano con delicatezza e forza allo stesso tempo.
    Come mi manca lo sguardo "che accarezza" di Francesca, occhi di bambina che ti leggono attraverso .
    e quanto mi mancano le "coccole" dello chef più fantasioso , ma concreto, che io conosca. Non sono riuscita nemmeno a ringraziarlo prima di partire .
    I suoi piatti hanno contribuito a innescare il processo di cicatrizzazione delle nostra anime (di andreina e mia) sdrucite dal destino.
    Perchè ogni suo piatto ci ha indotte a concentrarci, quasi fosse una meditazione, sulle sensazione che ogni boccone provocava , conducendoci amorevolmente lontane dal nostro dolore.
    Se poi aggiungiamo i discreti, ma non per questo poco significativi, suggerimenti dei vini da abbinare, possiamo proprio parlare di un viaggio nel tempo che in continuazione regala suggestione, stupore, scoperta, sapori di infanzia ogni volta nuovi.
    L'hotel Cernia è ANCHE questo. Claudia

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